

Quando equivochiamo il messaggio dei sogni - di Luciano Silva
Errori frequenti nell’interpretazione dei sogni e rischi conseguenti
28/12/2020
La realtà che viviamo in sogno è spesso confusa, frammentata. Ci svegliamo con pochi “francobolli” rimasti a ricordo del nostro viaggio nella terra dei sogni oppure talvolta i sogni sono talmente vividi e “reali” (anche se tutto ciò che accade in sogno è “reale”) che ci lasciano tanti interrogativi, soprattutto se abbiamo la sensazione che il sogno ci voglia dare dei messaggi riguardo al futuro. La mancanza di strumenti efficaci per interpretare il sogno o il ricorrere a facili conclusioni (o peggio a qualche manuale da bancarella di interpretazioni dei sogni) ci può portare a fraintendere o a travisare i messaggi che il sogno ci vuole portare. Gli errori comuni che facciamo si possono raggruppare nei seguenti casi.
Interpretiamo un evento come letterale anziché simbolico, o viceversa.
In generale, dovremmo prendere i sogni più letteralmente che simbolicamente e gli eventi della vita ordinaria più simbolicamente che letteralmente. Ma naturalmente i sogni hanno molti livelli di significato, talvolta sono esplicitamente letterali, ovvero riconosciamo nel sogno contenuti della nostra vita quotidiana, altre volte sono del tutto “nuovi” o inconsueti tali da suggerire un messaggio simbolico. Ma il simbolo, sappiamo, è ciò che unisce il visibile all’invisibile, ciò che porta alla luce cose nascoste che dobbiamo sapere o verso le quali connetterci. Una notte sognai che avevo un pneumatico sgonfio dell’auto e la mattina seguente dovevo recarmi a casa di mio padre. Mi svegliai, e dopo aver registrato il sogno sul mio diario, andai subito in garage per vedere se le ruote dell’auto fossero a posto, e le trovai tutte gonfie. Pensai allora che fosse un sogno simbolico, e iniziai a speculare sul significato di avere una ruota a terra in quello che stavo facendo nella mia vita ordinaria, poteva essere un tema energetico, legato all’aria, alla mancanza di aria, spazio, ossigeno, o iniziai a pensare dove nella mia vita c’erano cose “a terra”, poteva essere nelle relazioni, nel lavoro o altro. Andai a casa di mio padre e dopo pranzo prima di salire in auto diedi un'altra occhiata alle gomme e… quella anteriore sinistra era sgonfia! Compresi che nella lettura del sogno avevo trascurato una cosa importante relativa ai sogni premonitori, ovvero il “problema del lasso di tempo”. Dal momento in cui sogniamo un qualcosa al momento in cui si realizza nella realtà fisica possono passare ore, giorni o anche mesi e anni. Lavorando sui sogni futuri, con l’approccio sciamanico e Active Dreaming, abbiamo degli strumenti per comprendere quando l’evento si può manifestare nella realtà ordinaria seguendo alcuni indizi e segnali contenuti nel sogno stesso. Questo tema del lasso di tempo verrà trattato più avanti.
Occorre sempre esaminare la possibilità che i nostri sogni possano manifestarsi nella realtà in maniera letterale, ma al tempo stesso (non come alternativa) valutare se ci sta dicendo anche qualcosa che apre all’esplorazione simbolica. I simboli sono più che segni, tutto in realtà è simbolico. Un rischio abbastanza comune che si corre con i sogni futuri è quello di sognare qualcosa di “spiacevole”, un terremoto, un incendio o altro, e dato che non ci piacciono, tendiamo a interpretarli solo sul piano simbolico scartando immediatamente la possibilità che si possano manifestare nella nostra vita. Prima di affrettarci a interpretare un sogno in modo simbolico se non ci piace, valutiamo la possibilità che quel ladro effettivamente possa entrare in casa nostra o che un incendio possa divampare lasciando una pentola sul fuoco in cucina, ed adottare per tempo le adeguate precauzioni.
Le prime domande che dovremo farci sono: quando questa cosa è accaduta e dove? Ci sono indizi nel sogno che ci dicono la stagione, il giorno, una ricorrenza in cui il sogno si è svolto? Riconosciamo l’età di persone familiari o conoscenti in sogno corrispondenti all’età che hanno in questo momento? Questo potrebbe darci delle chiavi per comprendere quando quel sogno potrà manifestarsi. Dove si è svolto? Cercare di identificare il luogo ci da un altro indizio se la cucina è letteralmente la nostra cucina o una sconosciuta. Se la location non è familiare, è opportuno considerare la possibilità che la visiteremo in futuro o che il sogno possa riguardare persone che incontreremo in futuro oppure, altra ipotesi, che stiamo sognando un evento che si sta effettivamente realizzando in altri luoghi a noi sconosciuti.
Altri sogni che equivochiamo come letterali o simbolici sono quelli nei quali sogniamo personaggi famosi, del cinema, della tv, dello sport.. Una figura celebre può essere:
- Un aspetto di noi stessi. Quale parte di noi “risuona” o si riflette con la principessa Diana o Batman? Questa è una domanda che spesso viene fatto dall’analisi psicologica dei sogni, ma vale la pena considerarla comunque.
- Qualcuno che conosciamo che assomiglia, per aspetto, carattere o umore, al personaggio sognato. Il sogno dunque è transpersonale, potrebbe interessare a questa persona.
- Sono precognitivo: riceviamo una visione anticipata di un evento futuro che riguarda la persona famosa oppure che effettivamente potremmo incontrare un giorno Demi Moore o George Clooney.
- La proiezione di un sogno collettivo nel quale siamo entrati. Spesso accade quando un personaggio famoso muore o sta per morire, molte persone lo sognano (sia prima che dopo la morte).
- Visione a distanza: vediamo qualche aspetto della vita letterale di questa persona famosa.
Nel lavorare con i personaggi famosi, potrebbe fare chiaramente la differenza se conosciamo questa persona o meno. Se non la conosciamo, chiediamoci comunque se un domani potremo incontrarla, oppure se un nostro amico o conoscente ha accesso a questo personaggio, dato che le relazioni amicali creano legami energetici, potremmo aver ricevuto una informazione del personaggio famoso tramite il nostro amico senza che nessuno di noi sia a conoscenza del meccanismo al lavoro dietro le quinte.
Sconosciuti con volti familiari: il “problema di Cambise”
Quando sogniamo qualcuno che non conosciamo e non abbiamo mai incontrato, tendiamo a confonderli con l’identità di qualcuno che conosciamo. Magari ci ricorda quella persona per il suo aspetto, il suo umore, la stessa voce o lo stesso luccichio negli occhi visto in sogno. Molti sognatori lucidi e attivi hanno la capacità di recuperare, magari chiedendo allo sconosciuto direttamente, il suo nome o l’indirizzo di residenza. Ma la maggior parte delle persone escono dal sogno con ricordi confusi, frammentati, di qualcuno che non conosciamo ma che tendiamo a identificare con qualcuno conosciuto. Se l’aspetto di quella persona è simile a un mio conoscente, ma nel sogno fumava, e il mio conoscente no, nel sogno aveva i baffi, ma il mio conoscente non porta i baffi, manteniamo aperta la possibilità che il sogno ci stia dando un messaggio letterale o simbolico circa la persona associata a quella sognata, scriviamo il suo nome nel diario con un bel punto interrogativo. “Mario?”, oppure .. “è qualcuno che mi ricorda Mario?”.
Talvolta sogniamo qualcuno che non abbiamo mai incontrato che ha il nome di qualcuno che invece conosciamo bene. Anche in tal caso identificare la figura nel sogno con il nostro conoscente solo perché ha lo stesso nome, o risuona con lo stesso nome, è rischioso, rischiamo di incorrere nel “problema di Cambise”, storia riportata da Erodoto. Il re di persia Cambise II sognò che mentre era in guerra in Egitto qualcuno di nome Smerdi gli voleva usurpare il trono. Usci dal sogno sconvolto, quel nome era quello di suo fratello! Mandò degli emissari per uccidere il fratello ma quando fece ritorno in patria scoprì che con quel nome stava tramando l’ascesa al trono un mago, un preteso sacerdote del culto di Mithra, assumendo quello stesso nome. Il re non si diede pace per l’assassinio del fratello e per aver confuso il messaggio del sogno.
Per evitare questi pericolosi equivoci, meglio ritornare dal sogno con qualche informazione in più, nome, indirizzo, numero di telefono, e se non si riesce, meglio rientrare nel sogno e approfondire la conoscenza di quel personaggio che porta quel nome “conosciuto”. Talvolta non possiamo sapere chi realmente sia quella persona sino a quando non lo incontriamo nella vita di veglia. Ma se vogliamo prendere l’opportunità di ciò che il sogno ci sta dicendo circa quel personaggio, meglio approfondire la relazione e dare una seconda occhiata. Un’altra possibilità potrebbe essere: “Supponiamo che non sia Mario, ma forse potrei incontrare qualcuno che mi ricorderà Mario?”.
Il problema del lasso di tempo
Quando facciamo sogni premonitori riceviamo informazioni che talvolta trovano subito riscontro nella realtà ordinaria, magari notandone la corrispondenza nel giro di uno o due giorni (ovviamente se ci ricordiamo e registriamo i nostri sogni!), ma molti sogni precognitivi preannunciano eventi che possono verificarsi molto tempo dopo, mesi oppure anni prima che si manifestino. In tal caso, specie se non registriamo i nostri sogni, al momento in cui si manifestano corriamo il rischio di essercene dimenticati di averlo già sognato, oppure abbiamo sensazioni di Deja-Vu (in realtà molti Deja-Vu, ovvero cose già viste, sono Deja Reve, ovvero cose già sognate, ma ce ne rendiamo conto solo quando le stiamo vivendo!). Come possiamo evitare di perdere o mal interpretare messaggi che ci arrivano nei sogni che riguardano eventi distanti nel futuro o persone o luoghi che non abbiamo ancora incontrato e conosciuto nella realtà fisica? Ci sono alcuni indizi nel sogno che è opportuno rilevare e che ci possono aiutare a darci una risposta:
a) La stagione.
Qual è la stagione nella quale il sogno si sviluppa? C’è neve nel sogno ma lo sogniamo in estate: è probabile che si potrà manifestare in inverno. È anche vero che il cambio di stagione potrebbe essere anche un sogno simbolico o somatico. Antichi interpreti dei sogni rivelano che magari qualcosa nel corpo fisico, o energetico, del sognatore è “fuori stagione”, ovvero non è sintonizzato con i cicli della natura. Osserviamo anche che possiamo sbagliare a interpretare la stagione se nel sogno il tempo atmosferico è in continuo cambiamento.
b) L’età delle persone conosciute
Che età hanno le persone conosciute nel sogno? Se qualcuno conosciuto appare essere due o dieci anni più vecchio, può indicare il lasso di tempo prima che l’evento si possa manifestare nella vita ordinaria. Nota positiva: più lungo è il lasso di tempo e maggiori possibilità abbiamo per far qualcosa nel sogno! Se sogniamo ad agosto di fare un incidente mentre nevica, abbiamo qualche mese di tempo per poter agire e fare in modo che il sogno possa avere un differente epilogo oppure per evitare il peggio. Suggerimento: mettersi un post-it o un avviso in auto per ricordarci, all’arrivo dell’inverno, di stare attenti se ci mettiamo alla guida sulla neve!
c) Eventi e anniversari
Se nel sogno assistiamo a particolari eventi o anniversari, un matrimonio, un concerto, una gara sportiva, quando possiamo datare questo evento nella realtà ordinaria? Avete prenotato un posto a un concerto tra sei mesi? Avete intenzione di organizzare una festa per il vostro prossimo compleanno?
d) Cosa sta accadendo nel mondo?
Stiamo entrando in un sogno collettivo che riguarda molte persone o cose che stanno accadendo nel mondo? Cercate nel sogno delle date, magari sbirciate la data su un giornate o andate in edicola a comprarvene uno, se non avete un orologio o vedete appeso un calendario. Nel periodo in cui sto scrivendo questo articolo c'è ancora il Covid in circolazione e molte persone fanno sogni "psichici" che riflettono la psicosi collettiva nella quale sono entrati.
La prospettiva limitata
I nostri sogni talvolta ci mostrano eventi a cui assistiamo da uno specifico angolo di visuale, con il risultato che possiamo avere una visione abbastanza accurata di qualcosa ma non comprendiamo totalmente quello che sta accadendo perché non vediamo l’intera scena. Una notte feci un incubo, sognai di essere in una cantina buia con solo una porta in ferro massiccia, semi aperta, al di là della quale provenivano dei rumori assordanti e luci a intermittenza. Nel sogno ebbi la sensazione che ci fosse una creatura extraterrestre pronta a entrare e farmi qualcosa. Mi svegliai di soprassalto nella notte, ma decisi di rientrare nel sogno per affrontare quel “mostro”, e nel rientro decisi di chiamare uno spirito alleato che potesse proteggermi all’occorrenza. Mi riaddormentai entrando lucido e rimanendo lucidamente volenteroso ad affrontare quella creatura assieme al mio animale di potere. Mi ritrovai a cavalcioni di questo animale e non appena salii su di lui, vidi che dietro alla porta ancora socchiusa c’ero io, ma era il mio io a 10 anni circa! Nel sogno non l’avevo visto ma rientrando assieme al mio spirito alleato la mia vista fu molto più ampia e fui in grado di vedere questa mia parte bambina che ancora si nascondeva dietro la porta per la paura provocata da quello che doveva essere un extraterrestre. La porta si aprì ma il “mostro alieno” diventò una vecchia macchina molto strana, con tanti aggeggi, manopole, tubi di scarico e lucine intermittenti, che lentamente stava per morire emettendo gli ultimi spifferi e rumori sino a spegnersi definitivamente. Riconobbi in quei rumori e in quelle luci abbaglianti il tavolo operatorio, una esperienza che in effetti feci a quell’età dove mi sottoposero ad un intervento chirurgico a causa di un incidente stradale. Quel sogno, visto da una prospettiva più ampia, mi permise di recuperare questa parte di anima frammentata che ancora era rimasta rinchiusa in quella cantina dalla paura. Questo sogno, e altri simili, mi porta oggi a considerare che nella prospettiva talvolta limitata che abbiamo in un sogno corriamo i seguenti rischi:
a) Vediamo solo un pezzo del puzzle
Questo è uno dei casi dove se abbiamo la sensazione di vedere solo una parte del quadro e ci mancano delle informazioni. La scelta migliore è rientrare nel sogno, incubandolo lucidamente, oppure rientrando con un viaggio sciamanico per avere una visione più ampia della scena.
b) Vedere attraverso gli occhi di un altro
Noi non siamo i nostri sé usuali in sogno ma non siamo neanche semplici spettatori. E’ come se siamo entrati nella testa di qualcun altro e stiamo vedendo la scena con i suoi occhi. Molti sognatori particolarmente psichici testimoniano frequentemente questi fenomeni (che possono essere occasionali ma anche voluti intenzionalmente). La sfida in questi casi è mal interpretare il materiale onirico come nostro o piuttosto riguardante l’altra persona tramite la quale stiamo vedendo la scena. Una donna aveva un sogno ricorrente di “suo marito”, così sembrava a lei, dedito all’abuso di alcool e in procinto di tradirla. Le consigliai di rientrare nel sogno per guardare più ampiamente la scena, e realizzò che si trovava nella casa di sua sorella. I suoi sogni le stavano fornendo un’accurata visione di problemi che in realtà stava vivendo sua sorella con il suo matrimonio. Il rientro nel sogno le evitò spiacevoli malintesi con il proprio marito!
c) Distinguere le “News” dagli eventi
Spesso quando sogniamo eventi futuri prendiamo per buone le “notizie” al posto degli eventi stessi. Così come i media enfatizzano alcuni eventi per dare risalto a una o un'altra notizia, se non per provocarne degli effetti tra gli ascoltatori, nei sogni occorre distinguere l’effetto “notizia” dagli eventi nudi e crudi, i “fatti da cui dobbiamo procedere” come disse Jung. Notate se quel sogno sta arrivando in un momento in cui siete particolarmente condizionati dai media, dalla TV o dai giornali (o siete attratti dal gossip o dalla pubblicità attorno a certi tipi di eventi), e cercate nel caso di “scremare” l’effetto notizia dall’evento nudo e crudo.
Confondere le realtà
Famosa fu una donna inglese che nel 1999 (notizia riportata dai giornali dell’epoca) sognava ripetutamente di incontrare una bellissima donna, e un giorno al risveglio da uno di questi sogni vividi, si convinse che quella donna in sogno era il suo vero sé, la sua identità fisica (!), e decise di fare ogni cosa per poter assomigliare a quella immagine. Si sottopose a una serie infinita di interventi di chirurgia plastica nel tentativo di ricostruirsi addosso quella immagine vista in sogno. Tempo dopo, durante una visita in un museo, vide l’immagine di Nefertiti e riconobbe quell’immagine del sogno. Questa cosa però non le fece cambiare idea, anzi continuò a spendere un capitale per ricostruire quella immagine su di sé scolpendola sul suo viso.
Questa storia triste ci dice cosa può accadere se confondiamo l’ordine di realtà. Vedi l’immagine radiante del tuo sé superiore in sogno, oppure la tua grande anima, oppure la tua anima gemella, e la confondi con l’identità fisica fatta di carne e ossa. Credo che sullo stesso piano possiamo mettere i numerosi sogni di rapimenti alieni, persone che escono da un sogno in cui incontrano un alieno che definiscono “reale” e spesso terrificante. Aprendo una parentesi, ogni sistema nervoso che vive esperienze terrificanti, in sogno o nella realtà di veglia, si espone a uno stato di fragilità emotiva dove “tutto diventa terribilmente reale” e la confusione di realtà tra il piano fisico e metafisico, corporeo e psichico, è spesso frequente. Molti falsi terapeuti, provocando l’evocazione di stati di questo tipo ad altra attivazione e carica emotiva, tramite ipnosi o altre tecniche regressive o catartiche, alla fine possono agevolmente manipolare il paziente facendogli credere ciò che vuole (vite precedenti, incontri karmici, missioni spirituali, ecc..). Ritornando ai sogni, l’errore sta nell’arrivare alla conclusione che ogni esperienza per essere “reale” debba essere per forza fisica, altrimenti si tratterebbe di fiabe (le fiabe possono essere reali, ma non nella realtà che comprende il pagare le tasse o fare le code in tangenziale per andare al lavoro).
Nello stesso tempo, e se volete all’opposto, la confusione dei piani di realtà potrebbe farci perdere la possibilità che i sogni possono essere molto vicino alla realtà fisica. E ancora una volta, escludiamo che il sogno possa darci un messaggio letterale e lo trasponiamo sul piano simbolico o lo scartiamo del tutto, rischio già trattato in precedenza.
Conclusione: la mal-interpretazione dei sogni porta all’infelice credenza che.. “i sogni non sono veri”.
Tutte le situazioni e i possibili errori fin qui citati li possiamo vivere in un singolo sogno o in una serie di sogni.
Qui l’esempio di un sogno fatto da una donna, che chiamerò Giulia, che faceva questo sogno ricorrente. Per diversi mesi si vedeva coinvolta in una relazione a tre tra lei, il suo ex fidanzato, del quale era ancora innamorata, e un’altra donna. Il suo ex-fidanzato aveva appena traslocato in un'altra casa per vivere con quest’altra donna. Giulia sperava che i suoi sogni le potessero dare la possibilità di tornare a vivere con il suo ex fidanzato, e in effetti in alcuni sogni si vedeva ancora in una relazione amorosa con lui mentre in altri si trovata nella triangolazione. Il suo dubbio fu se il sogno le stava dando una possibilità che un domani avesse potuto ritornare con il suo fidanzato oppure se erano semplici proiezioni di un suo desiderio inconscio.
Invitata a rientrare nel sogno ampliando la sua prospettiva, vide che la nuova compagna del suo ex fidanzato stava firmando le carte di matrimonio mettendo nella firma il suo nome da nubile. All’uscita da questo sogno si senti confortata fissandosi sul fatto che nella firma la nuova compagna del suo ex fidanzato avesse usato il suo nome da nubile e pensando che questo fosse un indizio per concludere che il matrimonio non ci sarebbe stato. Due giorni dopo, Giulia ricevette la notizia che la data del matrimonio era stata fissata, con conseguente sconforto da parte sua, l’inevitabile domanda del perché il suo sogno le avesse portata così fuori strada e con la altrettanto erronea conclusione che “i sogni non sono veritieri”.
Questo esempio rappresenta non tanto che i “sogni non sono veri” ma che commettiamo degli errori nella loro lettura, tra cui identifico almeno tre degli errori elencati in precedenza.
Il lasso di tempo. Già sappiamo quanto sia difficile dire esattamente quando una situazione sognata possa verificarsi nella realtà fisica. Se fosse stato possibile che i sogni di Giulia le stessero mostrando la possibilità di un futuro ricongiungimento con il suo ex fidanzato, questo sarebbe potuto accadere in un futuro distante e non immediato.
Il secondo problema, la prospettiva. Nell’ultimo sogno Giulia vide l’altra donna firmare le carte matrimoniali usando il proprio cognome da nubile e lei prese questo come segnale che il matrimonio non si sarebbe svolto. Ma molte donne oggi mantengono il proprio cognome da nubile anche dopo il matrimonio (dipende anche dalla legislazione di ciascun paese), e dunque questo elemento non era indicativo sulla possibilità o meno del suo svolgimento. Una riposta poteva arrivarle se lucidamente avesse dato una occhiata alla data del matrimonio posta sulle carte o alla location del matrimonio, ma questo non fu in grado di farlo e sfuggì alla sua visione onirica.
Terzo problema la confusione di realtà. Mentre alcuni di noi sono inclini a interpretare i sogni di incontri romantici come proiezioni di aspettative interiori, speranze o fantasie, oggi credo, come molti sognatori certamente sanno, che sono totalmente esperienze reali. La domanda che si pone è in quale ordine di realtà si stanno svolgendo queste relazioni amorose. Se continuiamo a sognare un nostro ex partner, è probabile che abbiamo lasciato con lui (o al lui) una parte della nostra energia vitale, della nostra anima, che continua a sognare di essere con lui. È come se una parte di noi continui a restare con l’altra persona su un piano psichico ed energetico. Le relazioni intime creano legami profondi a livello di anima, molte persone che si separano faticano a lasciar andare i precedenti partner proprio perché non riescono a sciogliere definitivamente questi legami energetici, e dunque una parte di noi continua a sognare di essere ancora in quella relazione.
Ma questa situazione non prova, di per sé, se il sogno sta dandoci una chance di recuperare quella relazione o meno. Probabilmente, se fosse il mio sogno, penserei prima a recuperare quella parte di me, di anima, di energia vitale, rimasta legata a quella relazione passata per evitare di confondere il messaggio del sogno che, in tal caso, riguarderebbe più ciò che è rimasto in sospeso nel passato che non una prospettiva futura. Parafrasando Carlos Castaneda, senza una profonda ricapitolazione il sognare diventa difficoltoso.
Anche il sogno di Giulia era totalmente “reale”, dopo due giorni il suo ex fidanzato e la sua nuova compagna fissarono la data del loro matrimonio. Siamo noi che creiamo “falsi” sogni distorcendo o travisando i suoi messaggi o rifiutando che un sogno possa manifestarsi solo perché "non ci piace". In un modo o nell'altro, i sogni riflettono sempre una realtà, presente o futura, interiore od esteriore, sta a noi coglierla e soprattutto onorare il sogno celebrandolo, agendo con lui e dentro di lui, e con esso le nostre sorgenti spirituali oniriche.
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