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Ricapitolazione tolteca Ricapitolazione tolteca

La Ricapitolazione tolteca

“Chi sta sponsorizzando la tua insanità? Chi ha fatto l’ordine del giorno? La ricapitolazione ti darà un momento di silenzio, questo ti permetterà di buttare via le premesse e di fare spazio per qualcosa d’altro.
Verrai fuori dalla ricapitolazione con delle storie senza fine a proposito del Sé, ma non stai più sanguinando”.

Carlos Castaneda

 

 

 

La Ricapitolazione è uno dei tre pilastri della pratica della Tensegrity® di Carlos Castaneda, unito ai Passi Magici e al Sognare. Lo scopo e l’intento della ricapitolazione è quello di liberare l’energia rimasta intrappolata o cristallizzata dalla storia personale e dalla socializzazione per renderla di nuovo disponibile al nostro corpo energetico, e dunque libera per il Sognare o per navigare nella Seconda Attenzione.

La Ricapitolazione gioca dunque un ruolo fondamentale nell’esercizio della Tensegrity® in quanto senza la Ricapitolazione degli eventi significativi della propria vita, che tengono bloccato il Punto di Assemblaggio in un modello o schema percettivo all’interno dell’area della forma umana, il “vedere” e il “sognare” nella realtà non ordinaria diventa molto difficile e complesso. Il rischio è che se non si ricapitolano gli eventi importanti della propria vita portiamo nei sogni o nella seconda attenzione (ad esempio, con un viaggio sciamanico) elementi ordinari ancora fissati e aggregati attorno a questi eventi, dunque faremo sogni ordinari e viaggi altrettanto “ordinari” dove ritroveremo ancora tutte le nostre paure, emozioni, schemi e modelli che sono ancora attivi sia a livello cosciente o meno.

Questa tecnica, trasmessa da generazioni dagli antichi veggenti toltechi sino al lignaggio di Don Juan Matus e da questi a Carlos Castaneda, Carol Tiggs, Taisha Abelar, Florinda Donner Grau e ai loro apprendisti, ha assunto diverse modalità operative, da una forma inizialmente più “statica” che non prevedeva alcun movimento fisico associato (a parte la cosiddetta “respirazione spazzante”), a forme attualmente proposte nelle quali si inseriscono dei Passi Magici specifici per la Ricapitolazione e l’aggiunta di un Testimone per la tecnica di agguato iniziale. Di seguito riportiamo alcuni approfondimenti sullo scopo di questa pratica e sulle modalità operative con le quali viene attualmente svolta.

 

Premessa alla Ricapitolazione

La ricapitolazione è una antica tecnica utilizzata dai Toltechi e dagli sciamani del Messico Antico per rimuovere gli effetti delle memorie che si sono accumulate tramite la nostra storia personale (e famigliare) nel nostro corpo fisico ed energetico. La presenza di queste memorie, che possono essere sia individuali che familiari (ed oggi sappiamo anche trans generazionali), condizionano il nostro libero agire al punto che talvolta agiamo e reagiamo alle situazioni della vita di tutti i giorni seguendo in automatico dei modelli pre-programmati, anche quando le circostanze richiederebbero un altro genere di risposta e di alternativa.

Quando nasciamo il nostro campo energetico è integro e “pulito”, escludendo per ipotesi da principio un eventuale irretimento familiare o eventuali traumi che si dovessero manifestare già alla nascita.  La nostra storia personale, fatta di esperienze, relazioni emotive, incidenti, traumi, e altri avvenimenti, ha comportato uno scambio energetico con la realtà circostante e con le persone con le quali abbiamo interagito in quel particolare contesto ed evento. Questo scambio di energia risulta essere tanto più importante quanto più intenso è stato il livello di attivazione del nostro campo energetico, ovvero il livello di coinvolgimento fisico ed emotivo con le persone o la situazione che abbiamo vissuto e l’impatto emozionale che ne è conseguito. Un po’ di energia si lascia nelle cose, un po’ attraverso le preoccupazioni o le profonde emozioni che abbiamo condiviso con le altre persone in quell’evento.

L’evento vissuto con particolare intensità crea una gestalt (unità funzionale) dell’esperienza aggregando attorno a sé elementi provenienti sia dall’evento realmente accaduto (aspetti fisici, emozionali, spirituali) sia altri non correlati direttamente ma provenienti da eventi similari direttamente o indirettamente vissuti (o vissuti anche da un familiare o da una persona a noi cara).

Queste unità funzionali di esperienza formano dei modelli di riferimento, consapevolmente o meno, ai quali attingiamo ogni qualvolta si ripresentano circostanze simili all’evento originario che ha creato quel modello.

L’effetto dunque dell’accumularsi di questi modelli tramite la nostra storia personale comporta:

  • Una perdita di energia: il ripetersi ossessivo delle nostre reazioni alimenta e stabilizza sempre di più il modello di riferimento, per fare questo investiamo energia!
  • Il nostro “punto di unione” o di assemblaggio consolida la sua posizione nel posto fisso stabilito dal modello, questo determina una fissità percettiva e, in talune circostanze, quello che alcuni studiosi hanno chiamato il “punto cieco”. Ad esempio, se il mio modello è basato su una mancanza di autostima che mi impedisce di trovare un lavoro soddisfacente, qualora si presenti l’opportunità non sono in grado di vederla e di coglierla. Se ho subito un trauma da incidente sul lato destro, farò fatica a guardare a destra (oppure avrò spesso incidenti sul lato destro o difficoltà con tutto ciò che il lato destro rappresenta).
  • Coazione a ripetere e rivivere l’evento che ha causato originariamente la creazione di quel modello. Il modello ha un suo campo energetico che “attira” circostanze che vibrano alla medesima frequenza. Il modello inoltre è costituito da memorie, dunque la nostra fedeltà al modello ci porta a rivivere le stesse esperienze, spesso tragiche e drammatiche dell’evento scatenante originario (essendo questi avvenimenti quelli dotati di maggior impatto fisico, emozionale, psicologico e spirituale).
  • Fedeltà ai modelli equivale a riproporre continuamente la stessa rigidità fisica, emotiva, psicologica e spirituale e, in generale, percettiva impedendoci di vedere altre possibilità, di cogliere altre alternative.

 

 

Finalmente un attimo di pausa!

“La ricapitolazione separa l’incarico datoci dall’ordine sociale dalla nostra forza vitale; le due cose non sono inseparabili” (C.Castaneda)

 

“Cosa diavolo sto facendo? Stupide pratiche sciamaniche…. è tutto un inganno… devo tornare alla realtà… Ma a quale realtà? … Che alternativa ho? Cosa lascio indietro che vale tanta pena trattenere… La nostra eredità naturale consiste nel vivere e morire come deficienti. Questo è il momento per la rivoluzione” (Taisha Abelar).

 

 

La pratica della Ricapitolazione è composta da alcuni passi fondamentali:

1. Scelta del tema (evento o una persona) da ricapitolare.

2. Agguato al sé personale. Si può condurre individualmente o con l’aiuto di una seconda persona avente il ruolo di Testimone (è un ruolo attivo ma senza giudizio, invita la persona che ricapitola a ricordare meglio i dettagli dell’evento). Qui si può inserire anche un agguato al nostro “sé famigliare”, il nostro comportamento per caso ricorda il comportamento di nostro padre o nostra madre avvenuto in circostanze simili? Con chi ci siamo identificati sino ad oggi nell’agire o reagire in questo modo quando ci troviamo a vivere quel tipo di situazioni?

3. Respiro spazzante.

4. Cambio di direzione. Cambiando un elemento che compone il modello, il modello vacilla, può crollare anche all’istante e iniziano ad emergere nuove possibilità, nuove soluzioni prima non visibili e prevedibili.

5. Che c’è di nuovo ora? E’ importante in questa fase scrivere i nuovi passi che si vogliono realizzare, nuove azioni o comportamenti venuti alla luce dopo la ricapitolazione e usare tutta l’energia e l’intento per prendere nuove decisioni.

 

 

Gli effetti

“Lo scopo della ricapitolazione è quello di rompere gli assunti di base che abbiamo accettato nel corso della vita. E’ una questione di energia; più ne richiami con la ricapitolazione più è facile che questa energia nutra il tuo doppio.” (Taisha Abelar).

 

“Lo scopo è quello estremamente pragmatico di acquisire fluidità percettiva” (Carlos Castaneda)

 

 

 

Il respiro spazzante scioglie il legame che ci teneva uniti al vecchio modello costruito sulle vecchie esperienze, il cambiare direzione ci permette di far si che questo modello “crolli” lasciando spazio ad una nuova visione dell’esperienza, un nuovo giudizio (o la sospensione del giudizio) o una differente soluzione alternativa.

A breve o medio termine potrete avvertire o assistere a questi benefici (se ne elencano alcuni anche se gli effetti sono ovviamente soggettivi, dipendono dal lavoro che si è fatto, dagli eventi soggetti a ricapitolazione e a noi stessi).

  • Rottura degli schemi ripetitivi: si ha accesso a nuove opportunità
  • Spostamento del “Punto di Unione”, maggiore fluidità percettiva
  • Accadono sempre dei cambiamenti nelle relazioni con le persone che avete ricapitolato (attenzione a non ricapitolare i rapporti che si vogliono conservare, lasciare la propria madre per ultima)
  • Senso di completezza, integrità
  • La nostra attenzione si sposta dal passato al presente (come disse Castaneda, ci si sposta dall’ultima carrozza del treno osservando i binari della propria vita che scorrono all’indietro alla prima, quella del conducente, dove si coglie l’attimo che arriva, in ogni istante)
  • Aumenta il silenzio interno (assenza di giudizio)
  • Aumento dell’energia a disposizione
  • Aumento dei sognare e dei sogni consapevoli
  • Maggiore rilassatezza e distacco emozionale dagli eventi

 

Occorre disciplina e coraggio. Ricapitolare di notte è più efficace, anche in gruppo o con un testimone può aiutare.

La ricapitolazione è lo strumento più efficace per recuperare l’energia che abbiamo perduto per strada, chiudere e lasciare cadere i vecchi assunti, rapporti, schemi e modelli e permettere al nuovo di arrivare e manifestarsi nella nostra vita.

 

Per approfondimenti:

Tensegrity®, Magical Passes® and Theater of Infinity® are registered European trademarks, used with permission of Laugan Productions, Inc.



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In questo spazio si respira un'aria diversa, risplende un'altra luce, regna un amore incondizionato e compassionevole in grado di accogliere tutto e tutti. In esso ci si apre a un nuovo futuro, a un altro futuro. In esso, riprendiamo a vivere la nostra Grande Storia.

Edizioni Crisalide 2016.

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